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al testo di Alvaro Fiorucci
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DONNA…….
Le mani aperte, nel cavo una culla posata una rosa, la guardi teneri petali, accarezzi piano, paura di fare male. Ti incontro al mattino, radioso il tuo sguardo, lontano è rivolto, speranza felice sogna il futuro. Ti ritrovo questa sera, negli occhi velo di fatica, giornata finita, i passi leggeri piccola fretta, sul selciato leggero rumore. Senti profumo vicino e voci lontane nella oscurità. Non ho sentito il tuo grido, complice innocente richiamo non ho accolto, indifferenza e paura. E’ mattina, non ti ho incontrato, nè sentito il tuo passo, ho visto grandi caratteri su quel giornale. Non incontro più quello sguardo felice, luce radiosa non regalano più, quelli occhi son chiusi. Esce una lacrima scura, non ha più la luce. Quegli occhi hanno visto, quel corpo ha sentito terrore. Quell’anima spenta lenta ricerca forza mentre allontana disperazione. Quel corpo ferito, oltraggiato a cui vita e felicità è rubata, ti chiama. Accarezzi quei petali, senti le mani bagnarsi mentre piano si chiudono, sapranno domani prendere difesa. Perdono ora chiedo, petali strappati da quanti di là sono voltati. Riapri le mani si ricompone quel fiore mentre fremito sale Paura sempre nell’angolo in agguato, ora sai che nessuno vorrà più sentire quel grido, a quella voce che in silenzio cerca speranza amore porterò |
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